martedì 4 agosto 2020

"TRATTATO DEI TEFFILIN" , con note sulla chiamata a Sefer. D.Ottolenghi, Livorno 1869

Darei per certo che il volumetto sia opera del Rav David Ottolenghi (Livorno, 1808 - 1887), insignito del titolo di Chacham, nel 1856, dal celebre Rav Avraham Baruch Piperno. La sua dipartita terrena è pianta, sul Vessillo Israelitico, da un altro Rabbino livornese, Giuseppe Cammeo (per lunghi anni Rabbino a Modena), che ci parla delle povere origini dell'Ottolenghi, della sua volontà e dedizione agli studi e all'attività di culto, compresi 50 anni di ufficiature volontarie presso l'Oratorio Marini dove, per desiderio dello scomparso, la salma venne portata prima del funerale. "Lasciò nelle sue ultime volontà, molti savi e religiosi consigli ai figli, non volle titoli tranne quelli di maestro e Rabbino, non funerali al Tempio, e desiderò essere seppellito", scrive Cammeo, "colla cappa bianca di Chipur, colle scarpe di panno e colla mazza, e ciò, crediamo noi,per dimostrare la sua fede al dogma israelitico della resurrezione dei morti"